Data | Roma, 8-15 marzo 1957 |
Edizione | Roma, Edi-Pan 2000 EP 8202 |
Durata | 7’05 |
Prima esecuzione | Taranto, 4/3/65 – Quartetto “Giordano”: Maria Cavaliere, flauto – Giuseppe Summo, oboe – Domenico Losavio, fagotto – Maria Ausilia D’Arcangelo, pianoforte |
Discografia | CD Edi-Pan – PAN 3072 (1998) (Italia) – Dorel Baicu, flauto – Dorin Gliga, oboe – Pavel Ionescu, fagotto – Mihai Ungureanu, pianoforte |
Composta un anno prima del diploma, l’Invenzione è uno dei suoi pezzi più estroversi e luminosi. In esso appaiono già alcuni elementi che saranno ricorrenti nella sua produzione: lo stacco fortemente ritmato, con frequenti allusioni alla danza e al gusto jazzistico (si veda l’uso del sincopato), il carattere vivace che appare nella prima indicazione – allegro scherzoso – come gioia di far musica, scioltezza del gesto, che raggiunge qui effetti di forte impatto nei grandi unisono di tutti gli strumenti; ancora il ripiegamento meditativo-contrappuntistico nel molto moderato stratificato liberamente con notevoli capacità evocative; un estro fantasioso infine, quasi d’improvvisazione, che dà subito l’immagine di una musicalità immediata e di una freschezza inventiva.