Data | Roma, ottobre 1955 |
Edizione | Roma, Edi-Pan 2001 EP 8601 |
Durata | 6’45 (2’05, 1’50, 2’50) |
Testo | Franca Masetti |
Movimenti | 1. Presentimento dell’estate (mezzosoprano) – 2. Il flauto (soprano – tenore) – (versione per mezzosoprano) – 3. Fredda ombra (soprano – tenore) – (versione per mezzosoprano) – (versione per basso) |
Prima esecuzione | 1/10/56 – RAI |
Discografia | CD Edi-Pan – PAN 3076 (2000) (Italia) – Ester Castriota, soprano – Teresa Procaccini, pianoforte |
CD Emmeciesse Music Publishing (2010) (Italia) – Annunziata Lia Lantieri, soprano – Luisa Zecchinelli, pianoforte |
Le Liriche per canto e pianoforte op. 1 (1955), contengono già i presupposti del divenire artistico dell’autrice. Furono anche le prime composizioni “professionali” ad essere trasmesse dalla RAI nel 1956 e questo “evento” costituì per lei un forte stimolo che la spinse a scrivere a getto continuo. Considerando solo gli anni di studio effettuati nel Conservatorio “S. Cecilia” a Roma e che si concluderanno nel luglio 1958, si evidenzia che furono ben 18 i lavori sinfonici, sinfonico-corali e da camera composti tra il 1955 e il 1958 (oltre ai numerosi lavori didattici previsti per l’iter scolastico). Nelle Liriche l’influenza dell’armonia impressionista è palese; non così nel fluire delle ispirate melodie, nelle quali s’intravede quella che diverrà la sua cifra personale. I testi di Franca Masetti (delicata poetessa, figlia di uno dei suoi Maestri: Enzo Masetti) vengono posti in risalto dall’atmosfera che aleggia nei brani: lirica nella prima, sognante nella seconda, melanconica e pessimista nella terza (oltre ai numerosi lavori didattici previsti per l’iter scolastico). Nelle Liriche l’influenza dell’armonia impressionista è palese; non così nel fluire delle ispirate melodie, nelle quali s’intravede quella che diverrà la sua cifra personale. I testi di Franca Masetti (delicata poetessa, figlia di uno dei suoi Maestri: Enzo Masetti) vengono posti in risalto dall’atmosfera che aleggia nei brani: lirica nella prima, sognante nella seconda, melanconica e pessimista nella terza.