Data | Roma, settembre 1957 |
Edizione | Roma, Ed. Edi-Pan 1998 EP 8596 |
Durata | 26’40 |
Movimenti | 1. allegro maestoso – 2. adagio – 3. allegro vivo |
Organico | 2. (+ott.) 2.2.2. – 4.3.0.0. – timpani – archi |
Prima esecuzione | Budapest, 5/2/77 – Sala dell’Accademia “F. Liszt” – Orchestra Postas Szimfonikus Zenekar – Janos Sandor, direttore – Endre Viragh, organo |
Discografia | TAPE Paoline MEP 386 (Italia) – Orchestra Nazionale polacca Warmia – Silvano Frontalini, direttore – Arturo Sacchetti, organo CD Paoline ADD (1990) (Italia) – Orchestra Nazionale polacca Warmia – Silvano Frontalini, direttore – Arturo Sacchetti, organo CD Edi-Pan – PAN 3070 (1998) (Italia) – Orchestra Nazionale polacca Warmia – Silvano Frontalini, direttore – Arturo Sacchetti, organo |
Questo lavoro risale agli ultimi anni di studio in Conservatorio. Eseguito per la prima volta all’Accademia “F. Liszt” di Budapest solo nel 1977, sembra far sue analoghe esperienze, sul medesimo piano della contrapposizione organo-orchestra, compiute da compositori quali Casella, Bossi, Hindemith, Poulenc. L’autrice vi si cimenta con la forma classico-romantica del Concerto solistico, recuperando il rapporto concertante tra l’inusuale solista e l’allargata orchestra dalle assonanze quasi bartókiane. L’uso corale degli ottoni dell’allegro maestoso, la scrittura polifonica dell’organo, conferiscono al I° movimento un colore scuro bronzato quasi d’antiquariato, ovvero di una tradizione antica (polifonica e strumentale) modernamente reinventata. Il pensoso adagio, costruito su un tema seriale di 10 note nella forma della Passacaglia, alterna alcune variazioni nelle quali l’armonia, di una certa vaghezza tonale, si contrappone in un interessante contrasto al tema seriale. Tutto l’adagio è pervaso da un’atmosfera a volte intima, solenne o meditativa e alterna macchie di colore a plastici accordi dissonanti in un clima quasi spettrale di grande suggestione. Infine giunge l’allegro vivo ritmato e dinamico, in cui i colori si schiariscono, si fanno più squillanti e chiassosi sino a scomparire quasi in dissolvendo