Titoli: | |
Concerto op. 14 | per trio e orchestra (1958) |
Chant de Noël op. 166 | per oboe e orchestra d’archi (2000) |
Tre Liriche op. 66 | per soprano e orchestra d’archi (1974) |
Concerto op. 193 | per 2 chitarre e orchestra (2006) |
Songs op. 156 | per soprano e orchestra d’archi (1999) |
Miserere mei Deus op. 151 | per orchestra d’archi e voce recitante (1998) |
Echo op. 106 | per violino e e orchestra d’archi (1983) |
Tre Danze op. 25 (1989) | per oboe, clarinetto e orchestra d’archi (1961) |
Note
Il 16° CD dedicato alle mie musiche che pubblica la Casa discografica EDI-PAN, presenta gli ultimi 8 lavori per orchestra composti in un arco di tempo che va dal 1958 al 2006 mai incisi sino ad oggi. Il filo conduttore che li accomuna è che sono tutti per solisti e orchestra e testimoniano la fedeltà a quei valori espressivi che hanno caratterizzato le mie scelte stilistiche fin dagl’inizi del mio percorso creativo. Per la presentazione dei pezzi utilizzerò a volte i giudizi espressi da noti musicologi.
Il CONCERTO per trio e orchestra op. 14 (1958) apre il CD. Composto nell’anno del mio diploma di composizione, utilizza temi gradevoli e ben strutturati. Il I° movimento, costruito nella forma Sonata, si basa su un tema spiritoso, saltellante e jazzistico ripreso con varianti dai solisti e dall’orchestra. Segue il 2° tema che si attiene ai canoni classici della cantabilità espressiva. Entrambi sono elaborati negli sviluppi che costituisce la parte più interessante del 1° movimento. Il 2°, adagio cantabile, si snoda gradualmente sino al 3° movimento, i cui temi gioiosi e i ritmi serrati, accrescono la luminosità del Concerto. Il carattere di questo lavoro m’ispirò, all’epoca, un sottotitolo: I FOLLETTI, che mi parve ne illustrasse lo spirito. In seguito lo eliminai perché mi parve superfluo e forse… troppo romantico!
Dice Cesare Casellato:
ECHO per violino e orchestra d’archi op. 106 (1983), evidenzia linearità e nitidezza di concezione. Il lirico tema iniziale si arricchisce via via di giustapposizioni che valgono a variegare la semplicità delle linee melodiche. Molto suggestivo il cangiante cromatismo messo in atto nelle frequenti modulazioni, sottoposte ad inattese tensioni dinamiche e ad esplosioni di sonorità. Nel brano si evidenzia il modo di congegnare gli elementi desueti del linguaggio con un metodo apparentemente semplice che conferisce alla dissonanza più ostica una chiara fisionomia tonale.
Dice Renato Chiesa:
In SONGS per soprano e orchestra d’archi op. 156 (1999), la voce è utilizzata come vocalizzo. La composizione è divisa in 2 movimenti: andante mesto e andantino sereno: il primo è tutto un gioco di linee, di sospiri, di piccole tensioni, in continue sfaccettature dinamiche, dentro un ambito cromatico; il secondo è più fluido e scorrevole ma ancora vive di piccoli spazi intervallari, che la voce in particolare collega con il frequente uso di portamenti. Nell’insieme il lavoro si distingue per la raffinatezza timbrica.
Il CONCERTO per 2 chitarre e orchestra op. 193 (2006) si caratterizza per i temi spiritosi imperniati su ritmi tipici delle danze sud americane sui quali sono costruiti il 1° e 3° movimento. In essi aleggia un’atmosfera di serenità, leggerezza e ottimismo che li rende particolarmente accattivanti. Stilisticamente questo lavoro si differenzia dal linguaggio che contraddistingue le mie composizioni; ciò è dovuto alle caratteristiche strumentali delle chitarre che mi hanno suggerito un diverso modo espressivo, colorito ed efficace. Il 2° movimento, elegiaco e nostalgico, s’impone per l’atmosfera sognante che lo pervade. Quasi una pausa d’intima riflessione prima del trascinante e gioioso allegro con brio che chiude brillantemente il Concerto.
CHANT DE NOËL per oboe e orchestra d’archi op. 166 (2000), mette in risalto le caratteristiche foniche ed espressive di questo strumento che, richiamando l’atmosfera pastorale e natalizia, costituiscono l’elemento fondante nella creazione di queste brevi, intense pagine.
TRE LIRICHE per soprano e orchestra d’archi op. 66 (1974) è la versione per orchestra d’archi delle Tre Liriche op. 1 (1955), scritte quando ero ancora allieva presso il Conservatorio “S.Cecilia”. In queste pagine l’influenza dell’armonia impressionista è palese; non così nel fluire delle melodie, (ispirate dai testi molto espressivi di Franca Masetti), nelle quali s’intravede quella che diverrà la mia cifra personale, pur nella naturale evoluzione attraverso gli anni.
MISERERE MEI DEUS per orchestra d’archi e voce recitante op. 151 (1998) è una breve e suggestiva composizione ispirata dal testo sacro omonimo che viene recitato durante l’esecuzione. Il tema si snoda attraverso i vari strumenti come un’implorazione e dona a queste pagine un’atmosfera di grande raccoglimento. L’intervento del recitante, realizzato dalla voce espressiva e ispirata dell’attore DARIO CIOTOLI, costituisce un valore aggiunto per questo lavoro.
Dice Virgilio Celletti:
TRE DANZE per oboe, clarinetto e orchestra d’archi op. 25 (1961), fu composto pensando ad una eventuale realizzazione coreografica. Infatti i temi del 1° e 3° movimento, caratterizzati da un’incisiva vivacità ritmica e da un vitale dinamismo lo suggeriscono con particolare evidenza. Notevoli risultati espressivi realizzati attraverso la lirica cantabilità, l’assorta e contemplativa gravità, si evidenziano nel 2° movimento, nel quale il tema è costruito su una vera è propria serie di grande efficacia melodica, sicuramente non voluta seppure inconsapevolmente assimilata.
Teresa Procaccini
Esecutori
La SOFIA PHILHARMONIC ORCHESTRA è in attività da oltre 80 anni. Fondata nel 1928 da Sasha Popov quale espressione dell’Accademia Musicale, dal 1945 è un organismo statale e la più importante Orchestra bulgara. Moltissime le sue tournée nel mondo e le collaborazioni con direttori e solisti celebri tra cui Richter, Markevic, Oistrakh, Temirkanov, Kogan, Masur, Rostropovich, Penderecki. Dal 2009 il Direttore principale è Alexei Kornienko. Vasta la discografia che comprende decine di dischi, da Beethoven, Brahms e Mahler, (del quale ha inciso l’integrale delle sinfonie dirette da Tabakov), a lavori di compositori bulgari e registrazioni di opere liriche con cantanti famosi quali Dimitrova, Kabaivanska, Ghiaurov. Incide per la Balkanton, Elan, Delta, Capriccio, Mega-Music, Pentagono e ha effettuato numerosi concerti per la BNT e BNR (Radio Televisione nazionale bulgara).
NICOLA GIULIANI ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Bari e si è perfezionato con famosi direttori d’orchestra: Kondrashin, Atzmon, Erdely, Kuhn. Ha diretto orchestre in Italia, Europa, Stati Uniti e Venezuela collaborando con solisti come Nucci, Cossotto, Merritt, Obrazova, Ricciarelli. Collabora con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Mosca, l’Orchestra Sinfonica della RadioTv di San Pietroburgo, la Filarmonica “Enescu” di Bucarest, l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Kiev, dirigendole in sede ed in tournées in Italia ed Europa. Direttore ospite principale del Teatro dell’Opera di Odessa dal ’91 al ’96, ha diretto molte opere e con l’Orchestra e Coro della Radio di Kiev ha registrato programmi sinfonico/corali: “Dante Symphonie” di Liszt, Messa da Requiem di Verdi, IX Sinfonia di Beethoven, “Carmina Burana” di Orff, Sinfonia n. 2 di Mahler, oltre a incidere un CD con musiche di Strawinski e Finzi. E’ stato Direttore ospite per tre anni del Teatro dell’Opera di Timisoara nel quale ha diretto molte opere tra cui Rigoletto con la partecipazione di Leo Nucci. Nel 2007 è stato invitato a tenere una masterclasse per giovani direttori d’orchestra alla Columbia University (South Carolina) e un concerto (musiche di Respighi e Rota) con l’Augusta Symphony Orchestra.
Fra tutti i CD di musiche mie incisi sinora, quest’ultimo ha la particolarità di avere come solisti i primi strumenti della stessa Sofia Philharmonic Orchestra. Ottimi professionisti, attenti, sensibili e collaborativi che hanno interpretato i miei lavori come meglio non si sarebbe potuto fare. Un’immediata sintonia con tutta l’Orchestra e con loro (veri solisti più che bravi professori d’orchestra), ha consentito un’interpretazione dei vari pezzi proprio come la pensavo io, curata nei dettagli e nell’atmosfera di ciascun lavoro. Per questo voglio esprimere la mia sentita gratitudine e riconoscenza innanzi tutto all’ottimo PAVEL SLATAROV, 1° violino dell’Orchestra, che ha eseguito sia ECHO per violino e orchestra d’archi che il CONCERTO per trio e orchestra insieme agli altri eccellenti esecutori: il violoncellista MIROSLAV STOYANOV e il raffinato pianista STEFAN VRACHEV; poi all’oboista VALENTIN METODIEV, sensibile solista di CHANT DE NOËL per oboe e orchestra d’archi e ancora, in duo con il bravo clarinettista PETIO BOBEV, brillanti interpreti di TRE DANZE per oboe, clarinetto e orchestra d’archi, pezzo di non facile esecuzione, che chiude questo CD.
ALESSIA LOPORCHIO, dopo il diploma conseguito con il massimo dei voti sotto la guida di P. Montarsolo, si è perfezionata con C. Desderi alla Scuola di Musica di Fiesole. Svolge la sua attività concertistica in tutta Italia, sia come interprete del repertorio lirico che cameristico, con frequenti esibizioni nel repertorio del ‘900. La sua particolare sensibilità interpretativa viene dall’essere, contemporaneamente, un’apprezzata violinista. Ciò le ha consentito esperienze musicali significative dovute alle sue collaborazioni con importanti direttori d’orchestra quali Muti, Domingo, Gelmetti, Oren, ecc. e hanno affinato il livello interpretativo delle sue esibizioni.
Il Duo GIUSEPPE CAPUTO-LUCIANO POMPILIO è nato nel 1994 con l’intento di ricercare e approfondire il repertorio per 2 chitarre dell’800 e‘900. Dopo aver seguito Corsi di perfezionamento con Palamidessi, Russell, Ponce, Smith, Gilardino, Starobin, Bonell, Assad e aver vinto il I° premio assoluto in 14 competizioni nazionali ed internazionali, ottiene il definitivo riconoscimento vincendo il I° Premio all’ XI° Concorso Internazionale di Montelimar (France), il più importante Concorso per Duo di chitarre al mondo. Molti i concerti realizzati dal Duo in Italia, Europa e in Festival importanti: il “Segovia”a Madrid e Linares, “Festival d’étè”, Toulouse, “Guitar Festival”, Siracusa, “Festival di Morelia”, Messico, oltre a registrazioni per la RAI, Radio Vaticana, Radio Ucraina, France Musique e, nel 2007, l’esecuzione in Iª nazionale e 3ª mondiale del Doppio Concerto per due chitarre e orchestra di L.Brouwer. All’incisione dei due CD: Petit déjeuner, Works for Guitar Duo con musiche dell’800-‘900 e Spanish Athmospheres realizzato con la soprano inglese Anita Biltoo, segue quella delle Variazioni Goldberg di Bach allegato alla rivista Guitart (gennaio 2008). Caputo e Pompilio collaborano anche in ambito didattico-culturale e sono promotori e direttori artistici del Festival Internazionale di Chitarra di Manfredonia e della Rassegna ”In concerto” di San Giovanni Rotondo.