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Teresa Procaccini
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DISCHI / CD

Musica per percussione

TERESA PROCACCINI
MUSICA PER PERCUSSIONE
CD PAN 3081
Durata 68’29
Edizioni Edi-Pan, Roma – 2008

CATALOGO
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Titoli:
Musica barbara op. 91 per pianoforte, percussione e 10 strumenti (1980)
Jazz fantasy op. 180 per marimba e pianoforte (2003)
Sonatina op. 136 per marimba e pianoforte (1995)
Sensazioni sonore op. 133 per 2 pianoforti e percussione (1993)
Dialoghi op. 85 per pianoforte e percussione (1979)
Little game op. 196 per marimba, vibrafono e pianoforte (2006)
Tre danze op. 129 per marimba e orchestra d’archi (1992)

Note

Dopo gli 11 CD pubblicati dalla Casa discografica EDI-PAN dedicati alla mia musica sinfonica, sacra, da camera (nel 1998 e 2000), per chitarra (2004) e alle Fiabe musicali (2007), un nuovo CD – il dodicesimo – protagonista la percussione, vede la luce nel 2008. Contiene composizioni scritte tra il 1979 e il 2006, (sei delle quali da 2 a 12 esecutori ed una per marimba e orchestra d’archi), accomunate dall’essere tutte nuove versioni adattate e rielaborate di lavori scritti in precedenza per altri organici. L’idea di farne altre versioni è venuta dalle richieste di vari esecutori che, colpiti positivamente dall’ascolto del lavoro originale, mi hanno chiesto di adattarlo per i loro ensemble. Per la presentazione dei singoli pezzi utilizzerò a volte i giudizi espressi da noti musicologi.

MUSICA BARBARA per pianoforte, percussione e 10 strumenti op. 91 (1980) è la terza versione di questo lavoro – (la prima per orchestra e pianoforte concertante op. 20 e la seconda per 2 pianoforti op. 21 sono entrambe del 1959). L’organico prevede vibrafono, grancassa, temple block, tamburo, quintetto a fiati, pianoforte, trio d’archi e contrabbasso.

Dice Virgilio Celletti:

– MUSICA BARBARA manifesta ancor più di altre l’eredità bartokiana, sia nelle veste timbrica complessiva, risolta attraverso una scrittura di esuberante ricchezza e corposità, tesa a una elevata temperatura espressiva, sia nel procedimento ritmico. Il pianoforte impegnato ora in accensioni piene di dinamismo ora in un’andatura serena e nostalgica, sembra pagare un tributo di contrasti a un romanticismo che è certamente uno dei fondamenti della sensibilità e della cultura di questa compositrice. –

JAZZ-FANTASY per marimba e pianoforte op. 180 (2003), (versione ridotta e molto rielaborata della FANTASIA per pianoforte op. 4 del 1956), è un pezzo di sapore jazzistico i cui temi sono sempre gradevoli e briosi. Il ritmo la fa da padrone in tutto il lavoro che si conclude con un finale strepitoso.

Segue la SONATINA per marimba e pianoforte op. 136 (1995). Scritta in origine per clavicembalo (o pianoforte), acquista nuova luce per il brillante virtuosismo e il timbro incisivo della marimba. Costruita in tre movimenti, si avvale di tre temi che caratterizzano ciascuno di essi: ritmico e trasparente il primo, espressivo e coinvolgente il secondo, festoso e spensierato il terzo: una briosa tarantella.

SENSAZIONI SONORE per 2 pianoforti e percussione op. 133 (1993) è un’elaborazione del precedente lavoro per 2 pianoforti del 1968. Nel 1969 nacque anche la versione per orchestra.

Dice Lorenzo Tozzi:

– SENSAZIONI SONORE: quattro movimenti nei quali qualsiasi aspetto formale tradizionale è del tutto ignorato, essendo ogni brano concepito assai liberamente. Diversamente caratterizzati alla maniera di una Suite e concepiti con lucida modernità di linguaggio, i quattro pezzi obbediscono al solo intento di scolpire degli oggetti sonori finiti. L’invenzione musicale è pari alla maestria della scrittura e del vivace colorismo che l’autrice ne trae. Con abile accostamento di umori diversi, Teresa Procaccini riesce a coordinare in un blocco omogeneo la spigliatezza del presto iniziale, il cui tema incisivo e scattante che si alterna ad altri due temi complementari è caratterizzato da procedimenti imitativi che s’impastano con vivacità in smaglianti colori strumentali; la poetica cantabilità del largo: momento di intima riflessione, accentuato da un tema mesto che si snoda in un melodizzare scarno e pensoso. Il punto culminante del pezzo è costituito dall’incontro dei temi del presto e del largo in lenta sovrapposizione, che prelude alla conclusione del brano con la stessa mestizia iniziale; la vaga e strisciante animazione dell’ allegro vivace che mette a dura prova l’abilità degli esecutori con un tema arabescato in continuo dialogo tra gli strumenti e in un crescendo d’interesse e di virtuosismo, che raggiunge anche quì il suo momento di massima tensione con la sovrapposizione di elementi tematici del presto. Il brano conclude pp, logica conseguenza della rarefazione dei vari frammenti tematici che si esauriscono in trilli degli strumenti a percussione. Infine il serrato dinamismo festoso e trascinante dell’allegro con brio che conclude in un trionfo di ritmi gioiosi una composizione nata sotto l’insegna dell’ottimismo e della joie de vivre; le atmosfere multicolori, sia strumentali che tematiche, scaturite da un sapiente artigianato musicale, si fondono tra loro, approdando ad un tutti strumentale sottolineato da iterazioni ritmiche martellanti che chiudono brillantemente il lavoro.

DIALOGHI per pianoforte e percussione op. 85 (1979), nasce dall’aggiunta di interventi della percussione ai NOVE PRELUDI op. 29 con il risultato di creare un’alternanza tra il pianoforte e gli strumenti che muta in modo determinante l’atmosfera della composizione. Sono fogli d’album che allineano alcune possibilità timbriche, contrappuntistiche e percussive dei vari strumenti in una sequenza che acquista senso compiuto in raccolta unica. I temi che erano appartenuti al pianofortequi sono spesso trasferiti al vibrafono con un effetto particolarmente interessante. L’articolazione dei nove brani rimane quasi la stessa, salvo che tra il 4° e il 5° Dialogo in cui un intervento della percussione li collega senza soluzione di continuità. L’insieme dei dialoghi risulta vario, di effetto e particolarmente gradevole.

Segue LITTLE GAME per marimba, vibrafono e pianoforte op.196 (2006), costruito su temi tratti da un lavoro giovanile: DIVERTIMENTO per pianoforte, tromba, sega, vibrafono, timpani op. 6 (1956), (mai eseguito, forse a causa del suo organico inconsueto, ma premiato al Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli dello stesso anno). Dall’elaborazione di queste idee briose, è scaturito un divertente “gioco” imperniato su due temi che mettono in risalto le caratteristiche timbriche della marimba e del vibrafono. LITTLE GAME è un piccolo pezzo ma molto piacevole all’ascolto.

Dice Virgilio Celletti:

-TRE DANZE per marimba e orchestra d’archi op. 129 (1992) chiude questo CD dedicato alla percussione nelle sue varie sfaccettature. Versione di un precedente lavoro per 2 trombe e orchestra d’archi op. 24 del 1961, fu composto pensando ad una eventuale realizzazione coreografica. Infatti i temi del 1° e 3° movimento, caratterizzati da un’incisiva vivacità ritmica, da un vitale dinamismo e da una sottile ironia, lo suggeriscono con particolare evidenza. Notevoli risultati espressivi realizzati attraverso la lirica cantabilità, l’assorta e contemplativa gravità, si evidenziano nel 2° movimento, nel quale il tema è costruito su una vera e propria “serie” di grande efficacia melodica, sicuramente non voluta seppure inconsapevolmente assimilata. – Teresa Procaccini

Esecutori

I SOLISTI DAUNI: “Festival Pontino”, “Musica del nostro tempo”, Milano, “Nuova Consonanza”, Roma, “Festival di Musica da camera”, Città di Castello e “Musica Pro Assisi”, “Estate musicale Frentana”, “Festival di Annecy”, Centre Pompidou a Parigi, Lyon, Lille, Helsinki, Losanna, Udine, Brescia, Modena, Montecarlo, Genova, Venezia, Roma, Palermo. Registrazioni per le Radio-TV europee, CD incisi per la Edi-Pan, Dynamic, Nuova Era, un’attività autogestita di circa 50 concerti annui, il Festival “I Teatri possibili” nato nel 1993, che ha visto la partecipazione di noti attori e compositori con opere scritte appositamente. Per quest’ultima attività I Solisti dauni hanno ricevuto nel 2005 il Premio “Franco Abbiati” dall’Associazione Nazionale Critici musicali. Questa, in sintesi, l’attività dei Solisti dauni dal 1972 ad oggi, frutto del proficuo e assiduo lavoro di Domenico Losavio, fagottista, direttore e fondatore del gruppo, dell’entusiasmo dei virtuosi che lo compongono e della fiducia che molti compositori ripongono in loro, affidandogli le proprie opere in prima esecuzione.

CLAUDIO SANTANGELO (1987), appartiene ad una famiglia di percussionisti da ben quattro generazioni. Dall’età di 2 anni ha manifestato particolare inclinazione per la batteria e, avviato allo studio della percussione a 8 anni, ha dimostrato in breve tempo grande padronanza tecnica e musicale che gli ha permesso di partecipare alla nota trasmissione televisiva “Bravo, bravissimo”, Concorso internazionale riservato a bambini prodigio e trasmesso in tutte le TV europee.Vincitore di vari Primi Premi in Concorsi nazionali ed internazionali, è stato ospite di trasmissioni televisive su RAI UNO e RAI DUE e ha effettuato concerti in Duo in Italia e al Conservatorio Superiore di Parigi con la sorella Francesca. Riviste specializzate hanno scritto di lui per evidenziare il particolare virtuosismo delle sue esecuzioni. Per una curiosa coincidenza, i suoi genitori Antonio e Maria, entrambi docenti di Percussione in Conservatorio, sono i percussionisti in MUSICA BARBARA che apre questo CD nell’esecuzione de I SOLISTI DAUNI.

NANDO RUSSO (1976), si è diplomato col massimo dei voti in Strumenti a Percussione a 17 anni presso il Conservatorio di Foggia e in Jazz presso il Conservatorio di Bari, dove ha ricoperto in seguito il ruolo di docente. Ha proseguito gli studi presso il Conservatorio Superiore di Musica di Amsterdam con J.Pustiens, P.Prommel, N.Woud e M.Komst, ottenendo il Master Concert Player Diploma nel 1998 a pieni voti. Si è perfezionato inoltre in Percussion-ensemble con V.Oskam e in vibrafono-jazz con J.Goldsteen. Appena ventenne diventa membro effettivo della Gustav Mahler Orchestra suonando sotto la direzione di C.Abbado, P.Boulez, S.Ozawa. D.Gatti e K.Nagano nelle tournées mondiali dell’orchestra. Nel 1998 diventa sostituto permanente dell’Orchestra Filarmonica della Scala partecipando a produzioni lirico-sinfoniche sotto la direzione di R.Muti, M.W.Chung, G.Sinopoli, etc. Si è esibito sia come solista che in formazioni cameristiche nei Festivals di Aix-en-Provence, Tanglewood, Schleswig-Holstein, Musica Riva collaborando con I Percussionisti di Strasburgo e Trilok Gurtu. Ha registrato per la Rai, Radio-TV Austriaca, RadioTV Olandese e ha collaborato con varie Orchestre: Teatro La Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, Sinfonica Nazionale della Rai, Metropol Radio Orchestra (Olanda) ed è tuttora ospite della Rotterdam Philharmonic, l’Orchestra Reale del Concertgebouw e quella del Teatro dell’Opera di Stoccarda. Ha collaborato inoltre con L.Slaktin, V.Gergiev, I.Metzmacher. H.Haenchen, Y.Kreizberg, R.Chailly e ha inciso per la ORF, PentaTone Classic, Sony Classic ed EMI. Dal 2002 tiene regolari Master Classes al Conservatorio di Arnhem e Amsterdam. Vincitore di Concorso, dal 1999 ha il ruolo di 1° percussionista coordinatore dell’Orchestra Filarmonica Olandese e timpanista dell’Orchestra da Camera di Amsterdam.

IRENE RUSSO (1974), debutta in pubblico all’età di 7 anni, conquistando il I° Premio al Concorso Pianistico Internazionale di Stresa. Da allora si è affermata in molti Concorsi nazionali ed internazionali. Diplomata giovanissima con 10 e lode presso il Conservatorio di Foggia, studia in seguito con L.Berman all’Accademia Internazionale Pianistica di Imola, dove nel 2000 consegue il Master. Si perfeziona poi con A.Ciccolini, A.Lonquich e A.de Larrocha. Nel 2000 vince il Concorso Pianistico Internazionale “Clara Schumann”, nel 2002 il Premio Speciale ARD International Piano Competition e nel 2003 Martha Argerich le consegna la Menzione Speciale d’Onore all’omonimo Concorso Internazionale Pianistico a Buenos Aires, definendola pubblicamente “una dei migliori giovani musicisti che abbia mai ascoltato in vita mia”. Irene Russo ha suonato nei Teatri e Festivals più importanti tra cui: Konzerthaus (Berlino), Teatro Colon (Buenos Aires), Tonhalle (Dusseldorf), Steinway Hall (New York), Musikhalle (Amburgo),Teatro S.Carlo (Napoli), Concertgebouw (Amsterdam), Auditorium “G.Verdi” (Milano), Palais des Beaux-Arts (Bruxelles), Zikha Hall (Houston), Palau de la Musica (Valencia), Jack Singer Hall (Calgary), Teatro Municipal (Lisbona), Schloss-Elmau, Robert Schumann Festival, La Roque d’Anthéron, Beethoven Klavier Festival, Festival van Vlanderen, Festival International de Marseille, Heidelberg Spring Music Festival, Eclat Neue Musik Festival Stuttgart. La sua discografia include incisioni per la Oehms Classics e Brilliant Classics, DVD per la Wergo e registrazioni per la RAI, BR, SWR, ARD, France Musique, CBC Canada, ZDF, D-Radio Berlin, Radio-3 Belgique, NDR, WDR, Radio 4 Holland, Radio Vaticana. Solista con numerose orchestre tra cui: Dusseldorfer Symphoniker, Orchestra del Teatro San Carlo, deFilharmonie Van Vlaanderen, Brandenburghisches Staatorchester Frankfurt, Munich Chamber Orchestra, Houston Symphonic Orchestra, Orchestra da Camera di Mantova, Klassische Philharmonie, ha collaborato con direttori quali: U.Benedetti Michelangeli, D.Stern, M.Andreae. M.Damev, H.Beissel, A.Liebreich, M.Tilkin, S.Maalki, J.Axelrod. Laureata con lode in Pedagogia, è attiva anche come compositrice e autrice di testi didattici e pubblica per la Gioiosa Editrice. Insegna presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto con l’incarico di docente anche nei Corsi Superiori Sperimentali e dal 2003 collabora stabilmente con il Conservatorio Superiore Reale di Anversa. Membro di Giurìa di Concorsi internazionali, tiene regolarmente Corsi di perfezionamento pianistico.

PETER ELBERTSE (1954), ha completato i suoi studi di Strumenti a Percussione presso il Conservatorio Superiore di Amsterdam nel 1978 e ha seguito Corsi di Perfezionamento con D.Friedman (vibrafono) e L.H.Stevens (marimba). Successivamente è diventato timpanista/percussionista della Utrecht Symphony Orchestra e dal 1985 è I° Timpanista dell’Orchestra Filarmonica olandese e dell’Orchestra da Camera olandese. Oltre al ruolo in Orchestra, Peter Elbertse ha diretto numerosi cori e orchestre amatoriali e dal 1995 organizza il “Slagwerkfestival Culemborg van Slag” – un Festival di strumenti a percussione che si tiene in Olanda ogni anno – ed è anche Musical Adviser della Fondazione Lek Art di Culemborg. E’ anche impegnato nella realizzazione di diversi progetti musicali come “Carmina Burana” che sotto la sua direzione è stata molto eseguita in Olanda, dirige il coro femminile di Nieuwegein e il coro Singsations di Culemborg. La sua visione artistica è una sfida che permetta sia al pubblico che al coro e ai musicisti di vivere appieno il piacere della musica. Un esempio è il suo progetto intitolato “XS2MU6”, uno spettacolo dal vivo dalle influenze jazz, classiche e moderne dove elementi moderni come i “dance beats” ed elementi visuali giocano un ruolo molto importante.

JEROEN VAN VEEN (1969), ha iniziato a 7 anni lo studio del pianoforte diplomandosi presso il Conservatorio di Utrecht con A.Bar e H.Austbo e perfezionandosi con C.Helffer, H.P.e V.Stenzl e R.Szidon. Ha suonato con varie orchestre dirette da H.Williams, P.Eotvos ad Amsterdam, Utrecht, Vienna e Budapest, negli Stati Uniti con N.Stulberg e R.Craft ed ha effettuato récitals in Austria, Belgio, Canada, Inghilterra, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Russia e USA. E’ stato invitato a suonare in vari Festivals: Reder Piano Festival, Festival der Kunsten in Bad Gleichenberg, Wien Modern, Holland Dance Festival, Lek Art Festival e ha registrato per le RadioTV olandesi: AVRO, NOS, IKON, NCRV, TROS/Internet, WTBC-TV & Radio (USA) e Moscow Television. Nel 1992 ha registrato il suo primo CD con suo fratello Maarten con il quale ha fondato il Piano Duo Van Veen,premiato nel 1995 all’International Murray Dranoff Two Piano Competition di Miami. Di questo Concorso è divenuto poi Direttore dello Sviluppo Artistico. Suona in Duo anche con la moglie Sandra con la quale si esibisce nel repertorio per pianoforti multipli del compositore olandese Simeon ten Holt. Nel 1999 ha iniziato la serie concertistica “Pianova” al Concertgebouw di Amsterdam. Oltre all’attività solistica, partecipa a gruppi cameristici, è Direttore Artistico dell’International Students Piano Competition di Utrecht, Presidente della Fondazione Simeon ten Holt ed è attivo in altri Festivals in Olanda. Negli ultimi 15 anni ha inciso più di 40 CDs per le etichette: Mirasound, Koch, Naxos, Brilliant Classics e la sua etichetta PIANO.

L’ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE di Kiev è una delle migliori orchestre sinfoniche dell’Europa orientale, costituita nel 1918 dal Consiglio dei Ministri dell’Ucraina. L’orchestra composta di 98 elementi, ha un vastissimo repertorio che spazia dal classico al contemporaneo ed ha al suo attivo la registrazione di oltre 40 CD. Record insuperato in URSS. Illustri Direttori e solisti hanno collaborato con l’Orchestra in patria e nelle numerose tournées all’estero e grandi compositori le hanno affidato la prima esecuzione delle loro opere.

NICOLA GIULIANI ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Bari e si è perfezionato con famosi direttori d’orchestra: Kondrashin, Atzmon, Erdely, Kuhn. Ha diretto orchestre in Italia e in tutta l’Europa, Stati Uniti e Venezuela collaborando con solisti come Leo Nucci, Fiorenza Cossotto, Chris Merrit, Elena Obrazova, Katia Ricciarelli. Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Mosca, l’Orchestra Sinfonica della RadioTv di San Pietroburgo, la Filarmonica “Enescu” di Bucarest, l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Kiev dirigendole in sede ed in tournées in Italia e Germania. Direttore ospite principale del Teatro dell’Opera di Odessa dal ’91 al ’96, ha diretto moltissime opere e con l’Orchestra e Coro della Radio di Kiev ha registrato diversi programmi sinfonico/corali tra cui: Messa da Requiem di Verdi, IX Sinfonia di Beethoven, Carmina Burana di Orff ecc. oltre a incidere un CD con musiche di Strawinski e Finzi. E’ stato direttore ospite per tre anni del Teatro dell’Opera di Timisoara nel quale ha diretto molte opere tra cui Rigoletto con la partecipazione di Leo Nucci. Nel 2007 è stato invitato a tenere masterclasses per giovani direttori d’orchestra alla Columbia University (South Carolina) e un concerto sinfonico con musiche di Respighi e Rota con la Augusta Symphony Orchestra.

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